Per Fantini è obbligatorio restare concentrati

Approfittando dell’ampio spazio lasciato dal Sei Nazioni, parte oggi una serie di interviste che permetteranno a tutti i tifosi e gli appassionati di conoscere meglio gli atleti del Romagna RFC. A rompere il ghiaccio ci pensa il capitano Fantini, che a discapito dei suoi 24 anni è già uno dei giocatori di maggiore esperienza nel pack romagnolo.

Matteo, classe 1987, ha mosso i primi passi nei settori giovanili del Cesena Rugby, per approdare al Romagna RFC già dalla prima stagione nel 2006/2007. Atleta potente e dalla forte prestanza fisica, da quest’anno ha ereditato i gradi di capitano da Scozzatti. Fantini, con ben 66 marcature in carriera, detiene il record di mete segnate con la maglia dei galletti ed è stato il secondo giocatore dopo Emanuele Cossu a superare la soglia delle 100 presenze con il Romagna RFC.

Molto bene per i risultati raggiunti, lei sei vittorie consecutive dimostrano che la squadra sta reagendo bene agli stimoli dei tecnici”, esordisce Matteo Fantini parlando del lavoro della squadra. “Il gruppo è molto unito e per me è un grande onore essere il capitano di questa formazione. È fondamentale rimanere concentrati sul nostro obiettivo che è la salvezza. I giochi sono ancora del tutto aperti e dobbiamo mantenere a distanza le avversarie.”.

Dunque la parola d’ordine è non abbassare la guardia e sfruttare la sosta del campionato per prepararsi al meglio ai prossimi impegni di campionato: “Durante queste due settimane di pausa, nonostante la neve dobbiamo continuare a lavorare sull’aspetto fisico, perché stando fermi c’è il rischio di perdere il ritmo della partita. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione perché la prossima partita con l’Avezzano è importantissima: speriamo di poter riscattare il risultato dell’andata come abbiamo fatto nell’ultima partita. Con il Valpolicella siamo stati bravi a gestire la gara e a evitare la loro rimonta, considerando che avevano il vantaggio di giocare in casa.”.

Il numero 8 romagnolo conclude poi con una battuta riguardo all’alto numero di mete da lui segnate: “Fare meta fa sempre piacere ma la cosa più importante sono le azioni che vengono costruite da tutto il gruppo.”.

 

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