Intervista a Tosh Askew

La settimana di sosta del campionato è stata l’occasione per riprendere fiato, dopo un mese particolarmente intenso per i galletti, ma che li ha visti proseguire in positivo la loro marcia e mantenere il comando della classifica. È anche l’occasione per un primo bilancio insieme al tecnico Tosh Askew, dopo i suoi primi mesi in Romagna:

Quando mi è stato presentato il progetto del Romagna sono rimasto molto colpito e ora che sono qui ho avuto la conferma che si tratta di un grande progetto. Ho trovato una bella realtà, che sta facendo cose eccellenti, con tante persone molto coinvolte e veramente dentro al progetto: penso che sia fantastico e sono felice di farne parte. La cosa che più mi ha colpito è che si basa su giocatori locali e sul creare un legame di affinità e di fedeltà al Club. Non ci sono giocatori professionisti, ma sono tutti ragazzi che lavorano o studiano, che giocano perché amano farlo e questo, dal punto di vista dell’allenatore, rende il lavoro con loro molto migliore.

Penso che la formazione dei giocatori sia un aspetto molto importante, considerando che qui in Italia non c’è il background rugbistico che c’è in altri paesi, i ragazzi non sono abituati a vedere molto rugby e non lo giocano a scuola. Quello che sta facendo il Romagna, cioè riunire giovani giocatori da club diversi, è molto importante, perché li aiuta a crescere più rapidamente rispetto a quello che potrebbero fare se restassero soli nel loro club. È un progetto eccellente per i giocatori, soprattutto per i più giovani, perché dà loro la possibilità di un percorso di progressione, la prospettiva che se si fa bene si può arrivare a un livello più alto.

L’impatto con la squadra romagnola è molto positivo per Askew, allenatore di grande caratura ed esperienza internazionale: “Nel corso degli anni ho frequentato molti Club di rugby, in tutto il mondo, e posso dire che questo è uno dei migliori gruppi in termini di personalità e volontà di apprendere che ho avuto il piacere di allenare. In questo gruppo ci sono ottimi giocatori, molto capaci; quello su cui c’è da migliorare è la comprensione del gioco, che non è buona come potrebbe invece essere. È su questo che stiamo lavorando, perché più si capisce il gioco e come giocare come squadra, più si migliora. Penso che per ogni giocatore sia fondamentale capire come sfruttare al meglio le proprie qualità e capire come utilizzarle per la squadra. In questi primi mesi ci siamo concentrati sul metodo di gioco, c’è voluto del tempo per accettarlo e assimilarlo, ma ora che i ragazzi lo stanno iniziando a fare si vedono i risultati, a partire dal lavoro che viene fatto in allenamento. E questo è un aspetto molto importante, perché se migliora la qualità dell’allenamento migliorano le prestazioni durante le partite. Anche lo staff sta facendo una grande lavoro di squadra e questo è un aspetto fondamentale. Voglio ringraziare tutti quanti, a partire da Simone Luci, per l’impegno con cui seguono la squadra e per avermi accolto, ascoltandomi e permettendomi di fare dei cambiamenti.

Rotto il ghiaccio con questa nuova realtà, Askew ha le idee chiare sul proseguimento della stagione e sull’approccio che la squadra dovrà avere : “Quello che dobbiamo fare è restare concentrati, in tutte le partite. Dobbiamo essere coerenti e coraggiosi, giocare per divertirci e far divertire. Per quanto mi riguarda alleno per questo motivo, perchè le persone provino piacere dal giocare, allenare o guardare la partita, insomma perché ogni partita sia una esperienza bella e piacevole per tutti, giocatori, tecnici, spettatori. Io penso che il rugby sia questo spero di riuscire a farlo con il Romagna: sono nel rugby professionistico da molti anni, un mondo in cui non è sempre facile stare, per cui far parte di un progetto come questo mi dà la carica, è una esperienza nuova che sono davvero contento di vivere.

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